È un disturbo dell’accrescimento tipico dell’adolescenza, possibile causa di dolori, cifosi e rigidità al rachide dorsale. È sostenuto da fatti osteocondrosici localizzati a livello dei nuclei accessori vertebrali, sottili listelli “a ferro di cavallo” situati nella porzione antero-superiore e antero-inferiore dei corpi vertebrali. Può causare una deformazione “a cuneo anteriore” dei corpi vertebrali (fig 1) e quindi una accentuazione della cifosi dorsale. La malattia compare più frequentemente nei maschi in corrispondenza del picco di accrescimento pubertario, con dolori dorsali o dorso lombari, a volte irradiati in sede interscapolare e costale, accentuati dalla stazione eretta prolungata, dagli sforzi e dalla attività sportiva, alleviati dal riposo e dal clinostatismo.
All’inizio il dorso curvo è riducibile attivamente sia in posizione seduta che in ortostatismo, mentre nelle forme strutturate possono comparire rigidità e dolori con difficoltà o impossibilità all’autocorrezione.
La diagnosi differenziale va posta con le miopatie o le malattie neuromuscolari.
La terapia è basata sul controllo “modulato” dell’attività fisica e sportiva, sulla fisioterapia con esercizi posturali mirati, e nei casi più gravi sull’uso di busti ortopedici allo scopo di prevenire l’evoluzione artrosica a lungo termine.